Night Owl

Sono un night owl ossia una di quelle persone che di mattina non riuscono a capire come si chiamino di nome mentre la sera sono arzille, pimpanti e non riescono mai ad andare a dormire ad un’ora decente.

Questo post vorrebbe essere un grido di dolore di noi poveri notturni nei confronti del porco mondo che ci obbliga ad alzarci presto. Il mondo ed i suoi orari sono stati disegnati a misura di early birds, o mattinieri che dir si voglia, e sono quelli che fin da piccoli ci rompevano le palle con proverbi tipo “Il mattino ha l’oro in bocca”.

Palle, se va bene per noi il mattino ha il cotone nel cervello e assumiamo parvenze di raziocinio solo dopo innumerevoli bevute di caffe’. Fateci andare in riunione alle 17 e saremmo splendidi, brillanti e felici. Fateci avere la stessa riunione alle 10, magari a 150 km, e saremo profondamente infelici perchè dobbiamo alzarci presto, in primis, e dobbiamo essere capaci di raziocinio ad un’ora cosi’ presta.

Ricordo che un periodo infelicissimo della mia vita fu quello in cui, ORRORE, dovevo alzarmi alle 5.45. Non erano i km che dovevo fare, non era l’ambiente, era il fatto di quella maledetta sveglia che iniziava a suonare quando fuori era ancora buio e freddo ed il mio corpo e cervello stavano ancora pensando che fosse piena notte e non capivano perchè attivarsi. Naturalmente non capivano neppure perchè si sarebbero dovuti spegnere alle 10 di sera od altri orari barbari.

Noi night owl, figo termine inglese, amiamo stare su fino a tardi. Anche senza far niente di particolare, per il semplice fatto che prima non dormiamo.

Al tempo stesso siamo splendidamente attivi in orari paradossali. Per fare un esempio a me vien da scrivere verso tra le 10.30 e l’1 di notte. Non il piu’ saggio degli orari ma cosi’ è.

L’esperienza più traumatica degli ultimi tempi ha avuto luogo in una fredda e piovosa(*) di aprle quando dovetti rivedere una presentazione alle 8.15 del mattino. Un trauma, dovetti forzare il cervello a calci e, miracolo, riusci’ pure a partire pur sembrando un diesel d’anteguerra in fase di avvio.

L’altra cosa da notare è che c’è una massa di early bird che s’ammassa sull’AV. Non capisco: se amate svegliarvi presto perchè non prendere il comodo eurostar delle 7.26 al posto di quello delle 8.07? Per voi nn fa differenza, per me si.

Ma è la dura legge, il mondo è fasato sui loro ritmi e noi, POVERI, non possiamo far altro che soffrire e patire di sonno arretrato.

E con questa nota di patetico autocompiangimento, posso quasi pensare di andare a dormire.

(*)Piovosa tanto per cambiare visto che Torino sembra essere diventata la Los Angeles di Blade Runner,

7 pensieri su “Night Owl

  1. j.geeraerts ha detto:

    non voglio farmi gli affari tuoi, non sono un psichiatra ne’ voglio essere un ‘gufo’, ma – parlo per esperienza personale – penso che uno ‘sfasamento’ prolungato del ciclo sonno/veglia e del livello di attenzione/concentrazione debba essere considerato una ‘spia’ di una variazione del tono dell’umore oltre le soglie min/max accettabili.
    Saluti notturni

    j.geeraerts

  2. xlthlx ha detto:

    e poi aggiungici anche, al fatto di essere una night owl, il fatto che in realta’ per gli esseri umani sarebbe piu’ adeguato vivere una giornata di 25 ore. detto in altri termini, se il giorno prima vai a dormire all’una e ti svegli alle nove, il giorno dopo sarebbe ideale andare a dormire alle tre e svegliarti alle dieci. il che provoca ulteriore senso di disagio [e no, lo sfasamento non necessariamente indica variazione preoccupante del tono dell’umore].

  3. Annarella ha detto:

    @xlthlx andare a dormire alle tre e svegliarmi alle 10 sarebbe l’ideale. Disgraziatamente il sogno del business world attuale è qualcuno che vada a dormire alle 3 ed alle 8 sia a lavorare 😦

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