Parole e giorni

Passaggi indispensabili su di me
segnano lentamente
con le radici al cielo
inquieto sta
sopra le mie ragioni.

Ripetendo mille volte
perdita di se
ossessione dell’essenza
troppo fragile.

Portami con te
anni luce lontano, via da qui
s’aprono mille possibilità
per questa nostalgia.

Tanto tempo fa
in compagnia di altri esseri
ci guardavamo insieme crescere
come spicchi di luna.

(Belzebù, Radiodervish)

Si, lo sai, non è l’altro ma sei tu.

Tu che hai dentro una nostalgia infinita, tu che vorresti solo dire “Portami con te, anni luce lontano, via da qui”

Vorresti dire ma non dici

E ti limiti a guardare la luna, cercando di affogare una profonda, terribile nostalgia