Dall'aria fritta all'emozione

Via Zambardino

Non ho mai fatto mistero di considerare tutto il blah-blah attorno a social networking, microblogging e compagnia cantante come “aria fritta”.

Tanti blah blah stile

“Nel primo mistero gaudioso di Twitter si contempla l’utilizzo da parte del marketing delle corporation” oppure

“Nel secondo mistero gaudioso di Twitter si contempla che tutti prima o poi finiranno a raccontarci i fattacci loro”

E il coro di “RT, RT, RT, Social Networking, Web 2.0, Facebook, FriendFeed, AAAAAAAAAAAAAAAAAMMMMEEEEEEEEEEEEEEEEEEN”

Quando però leggi questo e, nello specifico, questo twit:

ALL internet & mobile networks are cut. We ask everyone in Tehran to go onto their rooftops and shout ALAHO AKBAR in protest #IranElection

ti emozioni.

Perchè quel twit vale più di migliaia di cazzate scritte sul tema, di interminabili dibattiti.

Quel twit è la realtà di un paese in cambiamento.

Parla di violenza, repressione e dell’insopprimibile voglia di comunicare e cambiare le cose.

Parla di vita e non di aria fritta

Ed è quello che fa la differenza.